Come trovare nuovi contenuti per il tuo Blog prendendoli da Siti scaduti

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In questi giorni, devo ammetterlo, sono un po’ “scazzato“. Saranno i primi caldi veri, sarà l’acqua, sarà l’aria, sarà il caffé… ma non ho voglia di fare una mazza. Capitato mai anche a te? Nonostante questa condizione psicofisica il lavoro deve andare avanti e devo produrre un po’ di contenuti per un cacchio di sito che pare non voler salire su Google nemmeno se lo prendessi a calci nel deretano. Però la creatività pare non voler seguire l’intenzione e così, alla fine, mi trovo spesso a “girovagare” su internet a caccia di qualcosa di interessante che nemmeno io so cosa. E durante questa gita di (dis)piacere sul web, ho trovato il modo per reperire del materiale per produrre rapidamente dei buoni contenuti. Ora vi spiego.

Recuperare i contenuti da siti non più online

Si tratta in sostanza di recuperare i contenuti da siti non più online. Non so quanto sia etica questa pratica e nemmeno se sia giusto farlo. I siti da cui si prendono i contenuti non esistono più, ma l’autore ancora vive e magari potrebbe farsi rodere il “chiccherone” per questo. Sicuramente però, è sempre meglio che copiarli da siti online e spararli a proprio nome sul proprio blog, che ne dite?

Terminato il cappello, per giustificare con me stesso l’ignominioso gesto e per provare a far sentire in colpa anche voi che lo farete, veniamo al sodo e andiamo ad elencare gli strumenti necessari alle operazioni di recupero.

Si tratta di strumenti online ed esattamente:

  • www.nic.it – Sito che elenca i domini scaduti ed in scadenza
  • www.archive.org – La macchina del tempo dei siti web
  • www.duplichecker.com (o altro sito simile) – Sito per verificare se un contenuto è già presente su altri siti

Per prima cosa portiamoci su www.nic.it. È il sito che contiene tutti i siti dell’italico dominio .it, che sono scaduti (drop) o che scadranno a breve.

Sulla colonnina di destra troveremo delle date.

Registro.it Drop Time

Registro.it Drop Time

Queste rappresentano le date di scadenza dei domini. Cliccando su una data si aprirà l’elenco di domini scaduti quel giorno.

Prendiamo questo elenco e scegliamo quelli di nostro potenziale interesse. Se ad esempio il nostro blog parla di cucina, potrebbe essere utile selezionare un sito che si chiama www.ricetteedintorni.it, piuttosto che www.computeredintorni.it. La selezione potete farla ad occhio o, se avete un abbonamento ad un tool di analisi come Seozoom, Semrush o altro, potete utilizzarlo per analizzarne lo storico e scoprire se il dominio apparteneva alla nicchia del vostro sito.

Terminata la selezione e copiato su un foglio excel i domini più interessanti, aprite il sito www.archive.org.

 

archive.org

archive.org

Inserire la url del primo dominio selezionato e attendete qualche istante per vedere se la “wayback machine” ha conservato qualche pagina di quel sito nel suo archivio.

Se il riscontro è positivo, archive.org ci restituirà una mappa con delle date in cui il sito è stato “fotografato” (snapshot).

 

Wayback Machine

La Wayback Machine

 

Se scorriamo verso il basso troveremo un calendario. Nelle date evidenziate in celeste vi è qualcosa. Quindi posizionatevi sopra quelle date e cliccateci.

data in cui è conservato qualcosa del sito

data in cui è conservato lo snapshot sito

 

Non tutti i siti restituiscono risultati ma quando ne trovate uno avrete accesso a dei contenuti tutti comodamente da copiare 🙂

Ecco come si presenta di solito un sito scaduto presente nell’archivio della wayback machine.

 

snapshot sito web scaduto

snapshot sito web scaduto

Come potete vedere manca totalmente di qualsiasi formattazione css ma i contenuti sono accessibili e copiabili. Se si è fortunati, potreste poter navigare un intero sito e prelevarne tutti i contenuti.

Adesso è il momento di andare a controllare se qualcuno ha avuto la stessa idea (comincia a somigliare ad una divertente caccia al tesoro questa cosa).

Portiamoci su un qualsiasi sito di verifica dei contenuti duplicati ed incolliamo il testo per far partire il test. Per questo esempio ho utilizzato duplichecker.com.

Plagiarism

DupliChecker per verificare se il contenuto è già stato utilizzato

 

Se il contenuto non è presente su qualche sito online possiamo copiarlo sul nostro sito ed utilizzarlo per redigere un nuovo articolo.

Consiglio di verificare che il testo sia grammaticalmente corretto, che sia SEO friendly e che non dica castronerie. Quest’ultima eventualità vanificherebbe tutto il lavoro fatto e l’articolo sarebbe da scartare. Se invece dobbiamo solo aggiustarne l’italiano e renderlo SEO friendly, basterà un po’ di lavoro per farlo diventare un ottimo articolo da pubblicare.

Lo so che non è il massimo della vita ma tutto sommato, trovare e recuperare i contenuti da siti non più online, può essere utile per dare continuità alle proprie pubblicazioni quando non si è in “crisi creativa”.

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Readers Comments (12)

  1. Ciao Flavio, ottimo articolo su una pratica che, di tanto in tanto, uso anche io preso dallo scazzo.

    Domanda: ci sono circostanze in cui decido deliberatamente di non riutilizzare testi o articoli perfetti. Mi riferisco a testi riconducibili ad un autore con tanto si Nome e cognome. Una sorta di rispetto del lavoro altrui insomma. Sbaglio io a farmi questi problemi?

    Un saluto 😉

    • Ciao Pierluigi. La pensiamo allo stesso modo. È vero che il sito é ormai andato però é vero anche che chi lo ha fatto ci ha messo il suo tempo e le sue conoscenze.
      Citarlo é cosa obbligata. Se si riesce a contattarlo per chiedergli l’autorizzazione é meglio. E se entrambe le cose risultano impossibili si può sempre prendere spunto dall’articolo per scriverne uno nuovo. Considera anche un’altra cosa però. C’é chi acquista domini scaduti e per popolarli in fretta, recupera e riscrive virgola per virgola tutto il vecchio contenuto. Questo non sarà etico ma é sicuramente business. Bisogna solo decidere da che parte stare.

  2. Sei il solito fottuto Maestro! Grande Flavio, questo è uno di quei post di qualità che tanto decanto nei miei articoli!

    Top player!

    • Ciao Gianluca. Grazie. Sei troppo buono. Senza scomodare i maestri veri, quello che faccio io, come anche te, é provare, analizzare e poi condividere risultati e procedure. Ti abbraccio forte.

  3. Ottimo articolo Flavio! Mi riprometto sempre di iniziare a smanettare con i dropped domain prima o poi, la tua guida tornerà certamente utile!

  4. Per recuperare il sito dall’Archivio Web potresti utilizzare il servizio https://it.archivarix.com/

  5. Ciao. Ho provato questa tecnica. Ho trovato un sito scaduto non più on line che trattava il mio stesso argomento. Ho analizzato i testi per vwdere se si trovvano già in rete. E a mia grande sorpresa sono risultati essere presenti ancora al sito che è scaduto.
    Cliccandoci sopra ovviamente non apre nessuna pagina dato che il sito non esiste più.
    Mi chiedo fino a quando tempo google tiene jn memoria pagine ormai scadute.
    E la seconda domanda è:
    Se pubblicassi uno di quegli articoli anche se il sito nkn esiste piu,ma essendo presenti ancora nella cache di google, risulterebbero comunque DUPLICATI ??? Grz.

    • Ciao. Non penso sia un grosso problema. In ogni caso è sempre buona abitudine revisionare il testo per differenziarlo un pochino. Sicuramente ci saranno delle informazioni da aggiornare visto il tempo che è passato. Il testo che recuperi è già una comoda base di partenza, è questo che intendo quando dico nell’articolo che “Se il contenuto non è presente su qualche sito online possiamo copiarlo sul nostro sito ed utilizzarlo per redigere un nuovo articolo.” Saluti.

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