Tecniche SEO avanzate utili per aumentare il traffico ai siti web

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Questo articolo vuole analizzare alcune tecniche SEO avanzate che torneranno utili per aumentare il traffico dei siti web. Partendo dall’assunto che quasi l’80% delle visite ai siti web vengono effettuate da utenti che compiono una ricerca su Google, si capisce bene l’importanza di ottimizzarne la SEO per intercettare questa gran mole di traffico.

La SEO serve proprio a questo: ottimizzare i siti per guadagnare visibilità (e quindi visite) sui motori di ricerca

Non ci si improvvisa Seo Specialist

Molto spesso, chi possiede un sito è convinto che basta applicare quelle quattro o cinque regolette che si trovano su Google per avere un sito SEO friendly. Ancora peggio, molte persone che hanno un sito realizzato con WordPress, si illudono che basta settare un plugin per la SEO come Yoast, per aver sistemato la faccenda.

A me fanno ridere. Ogni volta, quando li ascolto, mi faccio illustrare tutte le loro teorie ed i loro convincimenti. Poi provo a spiegare con garbo che non tutto quello che hanno detto è corretto. Spesso però non si riesce a farli smuovere dalle loro posizioni. E allora li lascio stare e gli consiglio di continuare così. Inutile fare lo shampoo al somaro. Io perdo tempo e lui continua a puzzare. (Scusate… era un sacco di tempo che volevo utilizzare questa metafora 🙂 )

La SEO che viene dopo

Una volta messe in pratica le tecniche basilari della SEO, sarebbe opportuno passare al livello successivo, utilizzando delle tecniche SEO avanzate. Non sto parlando di tecniche black hat, ma di aumentare l’ottimizzazione della SEO dei vostri siti con piccole azioni che possano aiutarli significativamente a posizionarsi sui motori di ricerca nel miglior modo possibile.

Iniziamo…

Scoprire cosa cerca l’utente su Google

Il sito web dovrebbe fornire la risposta alla domanda dell’utente che lo sta visitando. Non basta avere lo snippet ben posizionato. Anche se sei il primo su Google, una volta entrato, se l’utente non trova la risposta alla sua necessità, chiuderà il sito senza effettuare nessuna azione (telefonare, compilazione form di contatto, ecc…).

Quindi è di fondamentale importanza scoprire cosa cerca l’utente interessato al nostro tipo di servizio, per poi implementare il nostro sito con la risposta adatta, che lo induca a compiere una determinata azione e a far generare una conversione a nostro favore.

Come scoprire cosa cerca un utente? Basterà mettersi in ascolto utilizzando alcuni strumenti disponibili gratuitamente sul web.

Uno di questi è Yahoo Answer, portale dove gli utenti fanno delle domande per farsi consigliare. Nell’immagine successiva, ho inserito un determinato argomento per scoprire quali fossero le necessità degli utenti al riguardo. Le risposte sono state più di una.

cucina romanesca Risultati di Yahoo answer

keyword “cucina romanesca” – Risultati di Yahoo Answer

 

Le domande che gli utenti fanno attorno ad una nicchia si possono scoprire anche attraverso “Answer The Public“, un tool online che, data una certa parola chiave, restituisce i relativi risultati.

 

answerthepublic risultati

answerthepublic risultati

 

Altri canali adatti per mettersi in ascolto sono i forum di settore.

Creare ed Ottimizzare le Pagine di Destinazione

Una volta in possesso dei dati riguardo le intenzioni di ricerca degli utenti, bisogna passare alla creazione della pagina web che possa soddisfare la richiesta, dando precisa risposta a precisa domanda.

Se si ha già una pagina riguardo l’argomento, si potrebbe pensare invece di ottimizzarla, avendo cura di evidenziare all’inizio della stessa, che quella pagina contiene la soluzione al problema o la risposta alla domanda dell’utente.

Per creare una pagina che possa posizionarsi per una determinata domanda occorre

  • Scegliere delle parole chiave a coda lunga
  • Aggiungere nel titolo e nell’url le parole chiave
  • Redigere un testo esaustivo sull’argomento che possa rispondere a diverse domande tra quelle intercettate
  • Utilizzare una grafica professionale
  • Investire nell’attività di Link Building

Riutilizzare determinati tipi di contenuti sul proprio sito

Come sappiamo tutti, il contenuto è uno dei tre fattori più considerati da Google. Produrre contenuti di qualità non è semplice e nemmeno rapido. Si possono accorciare i tempi per scrivere gli articoli utilizzando contenuti già presenti in

  • Video
  • Infografiche
  • PDF
  • Podcast
  • Presentazioni

In sostanza si trasforma in contenuto testuale ciò che testuale non è.

Certo non è il massimo dell’etica utilizzare il materiale tanto faticosamente redatto da altre persone però:

  • si potrebbe chiedere il permesso all’autore
  • si potrebbe mettere un link (follow per favore) alla fonte

Aggiornare i vecchi contenuti

Un’altra tecnica (tra l’altro ben vista da Google) è quella di aggiornare i contenuti dei vecchi post non più attuali. Se ad esempio abbiamo realizzato un tutorial per la versione 1 di un software, potremmo aggiornarlo nel momento in cui esce la versione 2.

Se abbiamo una pagina che parla del Museo X, scritta nel 2016, potremmo aggiornarla con le novità, i nuovi orari e le nuove date del 2017.

Occhio però a non stravolgere le URL. Se avete scritto un pezzo con la url /sagra-delle-girandole-2016.html vi siete dati già la zappa sui piedi. Se volete utilizzare la tecnica dell’aggiornamento dei vecchi contenuti, evitate di mettere l’anno nei titoli e nelle url dei vostri articoli.

Quando aggiornate un articolo, ricordatevi di aggiornare la data di pubblicazione, se l’avete inserita nello snippet (con WordPress ad esempio è possibile). Questo per far si che il vostro articolo appaia più “fresco” rispetto a quello degli altri.

Se voi fate una ricerca e vi trovate davanti allo snippet di un articolo datato 2009 e un altro di uno scritto quest’anno, voi quale scegliereste?

snippet-google-con-data

Snippet su Google con la data

Implementare keywords con potenziale sulla pagina

Questa tecnica ha a che fare con l’aggiornamento dei contenuti esistenti. Se voi andate sulla Search Console di Google, alla sezione TRAFFICO DI RICERCA —> ANALISI DELLE RICERCHE , potrete notare una serie di parole chiave a coda lunga che già occupano determinate posizioni sulla serp per una determinata pagina.

Search-Console-Analisi-delle-ricerche

Search-Console-Analisi-delle-ricerche

L’idea è quella di implementare il vecchio contenuto di quella pagina, con quelle keywords a cosa lunga, magari inserendole in frasi che possono essere di completamento ai concetti espressi, o meglio, aggiungendo un paragrafo dedicato.

Così facendo, possiamo sfruttare il posizionamento già acquisito da quelle parole chiave e migliorarlo con meno sforzo e meno tempo.

Il metodo funziona… e come se funziona!

Sfruttare l’LSI

LSI sta per Latent Semantic Index. A che serve? In sostanza, Google presta attenzione alle parole che compongono la frase in cui è contenuta la parola chiave, per capirne il senso.

Esempi di come funziona ne sono stati fatta a bizzeffe ma, per far capire il concetto a chi non ne ha mai sentito parlare, ne spiego uno dei tanti.

Quando il bot di google si imbatte in un testo contenente la parola “panda”, deve capire se ci si riferisce all’animale o all’autovettura. L’LSI serve a questo.

L’LSI tiene conto anche dei sinonimi e questo consente a chi scrive i testi, di non dover ripetere sempre gli stessi termini (keyword stuffing) per posizionare le proprie keyword sui motori di ricerca. Ecco quindi che Google è in grado di capire che, se in un articolo che parla di “come trasferirsi in Argentina” utilizzo il termine “trasferirsi in Argentina” o “emigrare in Argentina”, mi riferisco alla stessa cosa e posiziona tutti e 2 i termini.

Questo consente di variare la forma delle keyword e di poter posizionare la pagina con più termini relativi allo stesso intento di ricerca.

Ovviamente anche sfruttando l’LSI si può finire con il fare keyword stuffing, attività che se riconosciuta da Google, comporterà la mancata presa in considerazione da parte del motore di ricerca della pagina, con conseguente non indicizzazione). Per cui fate in modo che i testi siano sempre scritti in maniera corretta e fluida per renderne facile la comprensione agli umani e non per i motori di ricerca.

Adesso che conosci queste tecniche SEO avanzate, prova ad utilizzarle e fammi sapere se ti porteranno risultati.

Readers Comments (8)

  1. Ciao Flavio, sono Pietro un appassionato copywriter e volevo scriverti che mi ha fatto davvero piacere – e risolto qualche dubbio – sulle “questioni vecchie”, ovvero quelle relative ai vecchi post e al loro aggiornamento. E’ stata un utile scoperta, che magari già tenevo in conto ma che ora è certa.
    Continua così,
    Pietro

  2. Ottimo post Flavio, ti seguo da un bel po’, ma questo post mi è piaciuto particolarmente perchè rispecchia quella SEO tecnica che mi piacerebbe trovare un po’ ovunque. Non che non ci voglia anche il ragionamento, ma che quando ci sia da parlare in modo pratico lo si faccia normalmente come fai tu 😉

    • Ciao Lorenzo. Grazie infinite. Detto da te è un bellissimo complimento. Tra l’altro… ti seguo anch’io con molto interesse. Il tuo blog è davvero SUPER!

  3. Ciao Flavio, bell’articolo. Ho una domanda da farti: se io ho un articolo in cui parlo dei ” miglior tritacarne” e volessi intercettare più traffico.
    Avrebbe senso fare una serie di mini articoli esaustivi sulle domande poste dagli utenti e poi lineare ogni articolo al mio principale? Oppure dovrei integrare il mio articolo ( magari già di 3000 parole)?

    • Ciao Daniele. Ognuno su questo argomento ha le sue convinzioni. Ti posso rispondere dicendoti come la penso io. Ed io la penso come dici tu. Un articolo principale corposo che tende a rispondere a più domande possibile e una serie di articoli che vanno sullo specifico che linkano l’articolone. Sembra che questo approccio sia condiviso anche dagli sviluppatori di Seo Yoast, che hanno tirato fuori la funzione “pietra angolare”, ovvero un sistema che automatizza proprio questo processo di distribuzione della Link Juice (anche se a mio avviso non lo ottimizza come si potrebbe fare a mano).

  4. Ciao Flavio, è bello leggere un articolo conciso e senza troppi fronzoli, ormai sono diventati davvero rari. Complimenti per gli spunti.

    • Grazie Antonio. Ormai si scrive solo per posizionarsi. Testi lunghi e tanti bla bla bla prima di arrivare al punto. Mi fa piacere apprezzi uno stile più asciutto. 🙂

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